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Webdipendenti


In fila per comprare il tablet? Il 53% rischia di diventare webdipendente. E il 72% non lo sa.

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L’Esc Team, centro specializzato nella cura delle dipendenze dal web, ha intervistato 1.060 persone recatesi presso dieci grandi rivenditori di Milano e provincia per acquistare o avere maggiori informazioni su un nuovo noto tablet venerdí 23 e sabato 24 marzo. È risultato che il 53% degli intervistati è potenzialmente a rischio dipendenza, percentuale che scende al 40% se si tiene conto delle persone che passano in internet il tempo libero. Il 72% delle persone a rischio non è consapevole del rischio e non giudica negativamente il proprio comportamento. I “grandi appassionati”, chi si è recato ad acquistare prima dell'apertura del negozio rimanendo in fila per ore, risultano i più inconsapevoli: il 79% non ritiene di essere a rischio dipendenza. Chi corre maggiori rischi è tendenzialmente un maschio tra i 30 e i 34 anni. Sul totale degli acquirenti soltanto l'11,32% era donna. Ma il grado di inconsapevolezza fra queste è maggiore: infatti il 90% delle intervistate con comportamento a rischio di dipendenza non ne è consapevole. Il 13% degli intervistati ha dichiarato di stare dodici o piú ore al giorno connesso. Un dato rilevante se confrontato ai parametri internazionali che considerano comportamento a maggior rischio lo stare cinque o piú ore al giorno connesso, nel tempo libero. 

 

Per le interviste è stato utilizzato il test internazionale validato Cage (Cut down annoyed guilt eye opener) per l'alcolismo, modificato per l'Internet addiction disorder, una condizione caratterizzata da un forte e insistente desiderio di connettersi al web. Il soggetto malato di Iad aumenta progressivamente il tempo in rete, tanto da compromettere la propria vita reale; se non puó connettersi soffre, diventa irritabile fino ad arrivare a veri e propri stati di agitazione o a depressione.